EDUCAZIONE ALL’ARIA APERTA E MATERIALI NATURALI: LE RAGIONI DELLA NOSTRA SCELTA
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: scoprire, correre, saltare, cercare fa vivere sensazioni piacevoli e soddisfacenti nel controllo dei gesti, nel coordinamento dei movimenti; consente di sperimentare potenzialità e limiti della propria fisicità, sviluppando, allo stesso tempo, la consapevolezza dei rischi di movimenti incontrollati.
L’approccio educativo della educazione all’aria aperta riconosce l’ambiente esterno come luogo privilegiato per lo sviluppo psicofisico dell’individuo nell’età evolutiva. La sua caratteristica principale risiede nella libertà esplorativa, osservativa, manipolativa con cui il bambino può relazionarsi all’ambiente esterno e maturare, attraverso esperienze concrete e dirette, conoscenze, abilità e competenze.
Il contatto diretto con la natura aiuta a promuovere la percezione della realtà attraverso tutti i sensi, ampliando la gamma dell’esperienza al di là delle modalità visive e uditive oggi predominanti; contrasta il dualismo mente-corpo, restituendo l’intensa unitarietà di ogni esperienza; consente di sfruttare il sentimento dell’empatia nei confronti del mondo vivente, che è innato nell’essere umano e ancora intatto nel bambino.
Uscire all’aperto, però, non significa solo riproporre fuori quanto si fa dentro, bensì utilizzare quanto l’ambiente e la natura mettono a disposizione per ulteriori apprendimenti, caratterizzati dai fenomeni che, in modo del tutto naturale, si realizzano all’aperto e non al chiuso: la pioggia, la neve, il vento, la terra, il fango, le piante nelle varie stagioni, gli animali che si annidano tra la vegetazione o sulla terra o sotto terra ecc.
PERCHE RACCONTIAMO TUTTO QUESTO?
Perché la gestione delle attività di educazione all’aria aperta richiede la collaborazione con le famiglie, la soddisfazione di esigenze logistiche, prima fra tutte l’abbigliamento adeguato (stivaletti, mantelline e cappellini impermeabili, tutine ecc.), che possano consentire l’accesso all’ambiente esterno in tutte le condizioni climatiche e stagionali.
In seconda istanza la consapevolezza che solo se i bambini sono in buono stato di salute possono partecipare pienamente a tutte le attività offerte.
Infine la fiducia sulla gestione in sicurezza degli spazi utilizzati, attraverso un’opportuna predisposizione dell’ambiente stesso e della regolamentazione delle azioni che possono o non possono essere intraprese. Tale gestione dovrebbe educare i bambini a comporta-menti responsabili verso i pericoli, grazie all’esperienza del rischio, emergente dalla consapevolezza dei propri limiti individuali e forgiata dalla relazione in prima persona con l’ambiente esterno.